Contro la guerra che cancella vite umane e mette a rischio il futuro di una intera generazione nata dopo la caduta del muro di Berlino, i giovani agricoltori della Coldiretti hanno lasciato le campagne per scendere in piazza oggi a sostegno dei colloqui di pace. Lo hanno fatto anche a Verona con trattori, mucche e campanacci in occasione dell'apertura della Fieragricola, segnata dallo sconvolgimento del mercato mondiale del cibo con il pericolo della perdita del lavoro, della stabilità economica ma anche delle forniture alimentari e dell'inflazione. I rincari energetici spinti dal conflitto portano i costi di produzione nelle campagne ben oltre il livello della sostenibilità economica mettendo a rischio le aziende agricole, il carrello della spesa delle famiglie e l'indipendenza alimentare del Paese. I giovani della Coldiretti hanno manifestato indossando i propri indumenti e strumenti di lavoro, dalla tuta e gli stivali di chi accudisce gli animali nelle stalle, alle reti dei pescatori, fino alle tute degli apicoltori. Numerosi i cartelli di protesta, che hanno rispolverato anche vecchi slogan come "Mettete i fiori nei vostri cannoni", "Svuotiamo gli arsenali e riempiamo i granai"", e anche "Fermiamo la guerra dei prezzi".
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