L'Arena di Verona diventa "museo di
se stessa" per raccontare una storia lunga duemila anni,
dall'epoca romana al Medioevo, passando dal Risorgimento ad
oggi. Un percorso che si concentrerà sulle due "anime"
dell'anfiteatro, quella del monumento vero e proprio e quella
che lo rende il tempio della musica per eccellenza.
Un'idea che si concretizza attraverso il concept messo a
punto dalla Soprintendenza ai beni culturali e dal Comune, un
progetto che darà una svolta alla fruizione dell'anfiteatro e
alla sua valorizzazione durante tutto l'anno. Gli arcovoli
diventeranno piccole sale museali, ci saranno un bookshop e una
caffetteria permanenti, in linea con l'obiettivo di dotare tutto
il sistema museale civico di spazi e servi adeguati e moderni.
I visitatori troveranno i reperti che il monumento stesso ha
"restituito" nel corso delle campagne archeologiche degli ultimi
decenni, dalle monete agli utensili fino alle eccezionali
sepolture emerse nei mesi scorsi, che saranno esposte. E poi
cartografie, documenti, immagini e fotografie, che
testimonieranno lo straordinario vissuto dell'Arena e
coinvolgeranno i visitatori in un viaggio emozionale che nella
stagione estiva li porterà direttamente nei camerini degli
artisti della stagione lirica.
Al progetto, che si inserisce nell'importante intervento di
valorizzazione e fruizione dell'Arena avviato nel 2019 grazie al
finanziamento di 14 milioni di euro messi a disposizione da
Unicredit Banca e Fondazione Cariverona con l'Art Bonus,
collabora anche Fondazione Arena, che si è resa disponibile a
razionalizzare gli spazi in virtù della realizzazione del museo.
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