Maggie Gyllenhaal con il suo The
Lost Daughter (La Figlia Oscura) adattato dal romanzo omonimo di
Elena Ferrante ha trionfato ai premi del cinema indipendente. Il
dramma sui tabù e le sfide che circondano l'essere madre ha
vinto il premio per il miglior film agli Spirit Awards, assieme
ai riconoscimenti per la migliore sceneggiatura e la migliore
regia.
I Film Independent Spirit Awards premiano film a budget
massimo di 22,5 milioni di dollari. La Figlia Oscura, già
premiato per la migliore sceneggiatura a Venezia 2021, ha
ricevuto anche tre candidature agli Oscar tra cui quella per la
migliore attrice, Olivia Colman. "Il mio film parla una lingua
inconsueta: la lingua della mente delle donne", ha detto la
Gyllenhaal, dedicando i premi alle "donne nel cinema".
Netflix si è rivelato vincitore della serata con sei premi,
tra cui due per "Passing", il dramma su una afroamericana che si
fa passare per bianca nella Harlem degli anni Venti e un altro
per la serie sudcoreana "Squid Game". Il giapponese "Drive My
Car" ha vinto come miglior film internazionale. Tra i film
arrivati in finale c'era anche, con tre candidature tra cui
quella per Best Film, "A Chiara' di Jonas Carpignano, la
coproduzione italo-francese-svedese-danese che vede
un'adolescente calabrese scoprire il coinvolgimento criminale
del padre.
In The Lost Daughter (La figlia oscura), interpretato da Olivia
Colman, Jessie Buckley, Dakota Johnson e Peter Sarsgaard, Leda
(Colman), sola in una località di mare, osserva ossessivamente
una giovane madre e la figlia in spiaggia. Turbata dalla
complicità del loro rapporto (e dalla loro famiglia, chiassosa e
sinistra), Leda è sopraffatta dai ricordi legati allo sgomento,
allo smarrimento e all'intensità della propria maternità. Un
gesto impulsivo catapulta Leda nello strano e minaccioso
universo della sua stessa mente, in cui è costretta a fare i
conti con le scelte anticonformiste fatte quando era una giovane
madre e con le loro conseguenze.
E' la seconda volta consecutiva, dopo il Leone d'oro Nomadland
di Chloé Zhao nel 2021, che un film in concorso alla Mostra di
Venezia - ricorda la Biennale - vince gli Independent Spirit
nelle categorie miglior film e miglior regista.
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