Sono stati attribuiti all'artista
tedesca Katharina Fritsch e alla cilena Cecilia Vicuna i Leoni
d'Oro alla carriera della 59/a Esposizione Internazionale d'Arte
della Biennale di Venezia "Il latte dei sogni".
La decisione è stata approvata dal Cda della Biennale
presieduto da Roberto Cicutto, su proposta della Curatrice
dell'Esposizione, Cecilia Alemani. La cerimonia di premiazione e
inaugurazione della Biennale Arte 2022 si terrà sabato 23 aprile
a Ca' Giustinian, che aprirà al pubblico nello stesso giorno.
"La prima volta in cui ho visto un'opera di Katharina Fritsch
di persona - commenta Alemani - è stato proprio alla Biennale di
Venezia, nell'edizione del 1999, curata da Harald Szeemann, la
prima che ho visitato. L'imponente opera che occupava il salone
principale del Padiglione Centrale si intitolava 'Rattenkönig',
il re dei topi, una scultura inquietante in cui un gruppo di
topi giganteschi è disposto in cerchio, le code annodate, come
in uno strano rituale magico. Da quel momento in poi, a ogni
incontro con una scultura di Fritsch, ho provato lo stesso senso
di stupore e di attrazione vertiginosa. Il contributo di Fritsch
nel campo dell'arte contemporanea e, in particolare, in quello
della scultura non ha paragoni". Cecilia Vicuña, prosegue la
curatrice "è un'artista e poetessa, e ha dedicato anni a
preservare le opere letterarie di molti scrittori e scrittrici
dell'America Latina svolgendo un encomiabile lavoro di
traduzione e redazione di antologie di poesie sudamericane che,
senza il suo intervento, sarebbero andate perdute. E' anche
un'attivista che da anni lotta per i diritti delle popolazioni
indigene in America Latina e in Cile. Nel campo delle arti
visive si è distinta per un'opera che spazia dalla pittura alla
performance, fino alla realizzazione di assemblage complessi. Al
centro del suo linguaggio artistico c'è una forte fascinazione
per le tradizioni indigene e per le epistemologie non
occidentali".
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