Nel 2021 EssilorLuxottica ha
registrato un fatturato a 21,4 miliardi, in crescita del 20%
rispetto al 2019 pre-pandemia e del 40% rispetto al 2020 con il
contributo del gruppo acquisito GrandVision, mentre i ricavi
sono a 17,8 miliardi escludendo tale contributo. L'utile netto è
di due miliardi in questo secondo caso, rispetto ai 1.938
milioni del 2019, usato come anno di riferimento, con un aumento
del 16% a cambi correnti e del 6,3% a cambi costanti.
Il dividendo proposto è di 2,51 euro per azione in contanti o
azioni, con il gruppo nato dalla fusione con la Luxottica di
Leonardo Del Vecchio che prevede a cambi costanti una "crescita
del fatturato annuo nel periodo 2022-2026 intorno al 5% e un
utile operativo adjusted al 19-20% del fatturato nel 2026".
"Il 2021 è stato un anno straordinario per il gruppo:
nonostante un contesto particolarmente difficile, le vendite e i
profitti hanno superato i livelli pre-pandemia, rispettando
l'outlook sulle vendite e superando quello sulla marginalità
operativa", affermano Francesco Milleri e Paul du Saillant,
amministratore delegato e vice amministratore delegato di
EssilorLuxottica commentando i dati dell'anno scorso e le
prospettive per il 2022.
I manager aggiungono che "la sostenibilità rimane al centro
delle nostre strategie: abbiamo raggiunto la carbon nutrality
nei nostri paesi di origine, l'Italia e la Francia".
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