Si chiude l'edizione 54 di
Vinitaly, che segna il solco più profondo degli ultimi anni di
una manifestazione sempre più orientata al business, con i wine
lover nella città medievale palcoscenico naturale di Vinitaly
and the city. Vinitaly 2022 registra il record storico di
incidenza di buyer stranieri in rapporto al totale ingressi: i
25.000 operatori stranieri (da 139 Paesi) rappresentano infatti
il 28% del totale degli operatori arrivati in fiera (88.000). E
ciò al netto della fortissima contrazione - legata alle
limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali - degli
arrivi da Cina e Giappone, oltre ovviamente ai buyer russi. Un
contingente che pesa complessivamente per circa 5.000 mancati
arrivi ma che non ha impedito la rimodulazione dell'assetto
partecipativo di una manifestazione che in chiave nazionale ha
anche ribilanciato le presenze del Centro-Sud - in rialzo - con
quelle del Nord. Sul fronte delle presenze estere, nel testa a
testa tra Stati Uniti e Germania la spuntano i primi che
confermano la leadership nella classifica delle nazioni
presenti. Terzo rimane il Regno Unito, mentre il Canada subentra
alla Cina nella quarta posizione, davanti alla Francia. Seguono
Svizzera, Belgio, Olanda, Repubblica Ceca e Danimarca. Bene, nel
complesso, le presenze dal continente europeo, che hanno
rappresentato oltre due terzi del totale degli esteri.
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