Resta pressochè invariato lo stock
delle imprese venete al primo trimestre 2022 rispetto a un anno
fa. Ma è stato recuperato lo stock del 2019. Il sistema
imprenditoriale veneto allarga il proprio perimetro soprattutto
grazie alla filiera dell'edilizia, dei servizi a essa collegati
(servizi immobiliari e attività professionali, tecniche e
scientifiche) e dei servizi alle imprese. E' la fotografia della
demografia d'impresa in Veneto - su dati confortanti, ma in
stand by, dopo due anni dall'irrompere del Covid e ora nel mezzo
del conflitto Russia-Ucraina - scattata dall'ufficio studi di
Unioncamere, su dati del Registro imprese delle Camere di
commercio.
Lo stock si mantiene sugli stessi livelli di marzo 2021: sono
429.718 le sedi d'impresa venete attive (+2.461, +0,6%) e
ritornano in linea con i dati del periodo pre-pandemia (+64
rispetto a gennaio-marzo 2019). Stazionaria, rispetto al primo
trimestre 2021, anche la componente artigiana, costituita da
123.861 imprese, il 29% del totale complessivo, in aumento di
381 unità rispetto alla consistenza al 31 marzo .2021, ma in
decisa flessione rispetto al periodo pre-Covid (-1.808 rispetto
al primo trimestre 2019),. Il bilancio sulla nati-mortalità
d'impresa del primo trimestre del 2022 - periodo solitamente
caratterizzato da una maggiore concentrazione di chiusure -
presenta un saldo negativo (-740), in linea con quello
registrato lo stesso periodo del 2021 e in netta attenuazione
rispetto a quello del primo trimestre 2019.
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