E' stata archiviata l'inchiesta
del Noe di Udine su un presunto maxi-traffico di rifiuti, che
aveva coinvolto una ventina di persone, tra le quali manager di
vari aziende del Triveneto. Lo stesso pm titolare delle
indagini, Federico Frezza, della Dda di Trieste, ha chiesto
l'archiviazione, accolta l'11 aprile dal gip Marco Casavecchia.
Il magistrato ha segnalato che le difese delle parti hanno
presentato materiale che attesta la legittimità dell'operato
delle aziende coinvolte nell'inchiesta, sia quelle che
trasferivano i rifiuti che le altre che li ricevevano.
Soltanto per cinque capi di imputazione collegati a una delle
aziende in particolare, la procura intende compiere ulteriori
approfondimenti.
Secondo quanto emergeva dalla vasta indagine del Noe di Udine
coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Trieste
sarebbero invece state migliaia le tonnellate di rifiuti partite
dal Friuli tra il 2017 e il 2020 e smaltite fuori regione, in
Veneto o in alcuni Paesi dell'Est Europa (Austria, Slovenia e
Ungheria), in contrasto con le normative. Un inchiesta che aveva
coinvolto in particolare un'azienda di Maniago (Pordenone) e
altre operanti nel settore.
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