Il Sud Italia guida la 'rivoluzione
delle donne' nell'automotive. Un settore tradizionalmente
etichettato come maschile che grazie a garanzie di medesime
opportunità di carriera fra uomini e donne, equità remunerativa,
orari flessibili e tutela della genitorialità si sta rivelando
un esempio per quanto riguarda la parità soprattutto al Sud
Italia. E' il risultato di un'analisi presentata all'Automotive
Dealer Day in corso a Verona e realizzata dal Centro
Studi&Ricerche di Quintegia, in collaborazione con Findomestic
Banca, all'interno del progetto RESET che ha l'obiettivo più
ampio di sensibilizzare le concessionarie proprio sulle
tematiche legate all'eliminazione del gender-gap.
Capacità di ascolto, empatia e attitudine al multi-tasking
sono gli elementi che, secondo lo studio, stanno portando le
donne alla ribalta soprattutto nel settore vendite. Dai dati
emerge che il 24% della forza lavoro è femminile e il 20%
(dunque 1 donna su 5) ha un ruolo manageriale. Ad essere più
attive le concessionarie del Sud Italia: 5 su 6 già lavorano
attivamente sul tema della parità. Il 56% degli intervistati ha
dichiarato che sta affrontando e si sta prendendo cura
dell'argomento concretamente da oltre tre anni.
In Italia, conclude lo studio, le aziende automotive di medie
dimensioni sono in ritardo: una su tre deve cominciare il
percorso verso la sostenibilità in chiave di gender equity. Gli
interventi auspicati dal campione per il futuro, oltre a
proseguire nella direzione già intrapresa, sono piani di
carriera ad hoc e azioni di sostegno per i figli.
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