Una sepoltura,
probabilmente risalente ad un'epoca posteriore a quella romana,
VI o VII secolo d.C., appartenente a un personaggio femminile, e
alcune tracce dell'antica coltivazione della vite, resti di
vinaccioli datati fine IV secolo, e alcuni frammenti di legno di
vite nella fornace, sono emersi dagli scavi archeologici della
"Villa dei Mosaici" di Negrar di Valpolicella (Verona), in cui
erano già stati scoperti pavimenti in mosaico tra i filari delle
viti.
"I nuovi ritrovamenti - ha spiegato Gianni De Zuccato, della
Soprintendenza ai Beni archeologici di Verona - sono stati
scoperti dopo aver portato alla luce la parte residenziale della
villa, quando gli operatori hanno iniziato gli scavi della parte
esterna, cortile e peristilio. La villa, presumibilmente, dopo
l'abbandono della famiglia romana fu occupata da popolazioni
longobarde per un certo periodo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA