Si è tenuta oggi nella sede
dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, la conferenza
finale di "Tourism-friendly Cities (TFC), action planning
network", progetto inserito nel programma europeo URBACT per lo
sviluppo sostenibile dei territori. Sono state coinvolte
numerose città del vecchio continente, tra cui Genova, Braga,
Cacéres, Druskininkai, Dubrovnik, Dún Laoghaire, Krakow,
Rovaniemi e Venezia, per delineare peculiarità e tendenze del
turismo del futuro, identificando il suo possibile impatto sulle
città.
Il gruppo di lavoro ha coordinato le diverse realtà
territoriali e ha predisposto il manifesto delle città "tourism
friendly", documento che mette al centro l'importanza del
turismo sostenibile come possibile volàno di sviluppo e crescita
economica dei territori. Tra i temi principali del decalogo le
possibilità di costituire una collaborazione virtuosa con i
residenti dei siti turistici, rendendoli di fatto "ambasciatori"
delle bellezze delle loro città; di sviluppare l'artigianato
locale per attirare visitatori di alto livello; di
sensibilizzare a un comportamento rispettoso dei centri storici,
rendendoli al contempo più accessibili rimuovendo le barriere
architettoniche; di puntare sulla mobilità sostenibile e sulle
giovani generazioni in un'ottica "from local to global", facendo
squadra con chi risiede nelle città turistiche individuando un
migliore bilanciamento tra le necessità dei residenti e dei
visitatori.
La consapevolezza espressa da tutti i relatori è che dopo la
pandemia è possibile scrivere in modo condiviso il futuro del
turismo all'insegna della sostenibilità, dell'accessibilità e
dell'inclusione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA