È stato ritrovato stamane il
cadavere di Renzo Costantin, l'83enne di Val di Zoldo (Belluno),
per il cui mancato rientro domenica sera erano partite le
ricerche, nella zona della Centrale di San Giovanni, punto di
partenza di numerosi itinerari, nel quale era stata rinvenuta la
sua auto.
Determinante ieri il ritrovamento della lapide dello zio,
scomparso il 6 giugno del 1920, nella parte alta della Val di
Doa, luogo che poteva essere destinazione della sua meta. Il
fatto che fosse stata recentemente ripulita ha fatto concentrare
le ricerche nella zona. Questa mattina era prevista la battuta a
tappeto di tutta la vasta area sotto la lapide, con il trasporto
in quota di parte delle squadre con l'elicottero dell'Air
Service Center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti
Bellunesi. Una delle squadre partite a piedi dal campo base, 200
metri di quota più in alto, seguendo Eta, cane dell'unità
cinofila del Soccorso alpino della Guardia di finanza di
Auronzo, ha rinvenuto il corpo dell'uomo.
Dalla prima ricostruzione, durante la fase di discesa,
nell'attraversare un tratto impervio e raggiungere la traccia di
un sentiero è scivolato, ruzzolando nel bosco. La salma è stata
imbarellata dai soccorritori, recuperata poi dall'elicottero del
Suem di Pieve di Cadore con il verricello e trasportata in
piazzola a Forno di Zoldo per essere affidata al carro funebre.
Erano presenti oggi oltre 50 persone del Soccorso alpino di Val
di Zoldo, Livinallongo, Agordo, Belluno, Feltre e Longarone, del
Soccorso alpino della Guardia di finanza di Auronzo, Cortina e
Passo Rolle, dei Vigili del fuoco e dei Carabinieri forestali.
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