Proseguono i rilievi tecnici
sull'Appennino tosco-emiliano nella zona in cui ieri è stato
localizzato l'elicottero precipitato giovedì per motivi ancora
da chiarire e nel cui schianto sono morte tutte le persone a
bordo, pilota e sei passeggeri. L'area interessata, posta sotto
sequestro, è un canalone del monte Cusna, località Villa Minozzo
(Reggio Emilia), a circa 1.900 metri d'altitudine.
Tra gli alberi e il greto del torrente Lama, zona
particolarmente impervia e difficile da raggiungere, sono stati
trovati i detriti dell'elicottero e i sette cadaveri, per lo più
carbonizzati, che già ieri sono stati recuperati. Dalle
condizioni l'impatto deve essere stato fatale ma è dalle
autopsie, disposte, che potranno arrivare ulteriori chiarimenti.
Procede nelle indagini la Procura di Reggio Emilia, pm Marco
Marano, stretta nel massimo riserbo. Il fascicolo aperto,
passato da Lucca a Reggio per competenza, è per disastro colposo
e omicidio colposo. Al momento a carico di ignoti.
I punti da chiarire sul disastro restano diversi. Se le
condizioni meteo abbiano influito, se ci siano stati problemi di
altro tipo, se si sia trattato di mera fatalità o se ci siano
invece delle responsabilità. Insomma se la tragedia poteva
essere evitata. Le risposte dovranno arrivare dalle analisi dei
rilievi e della scatola nera.
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