"Se vai in giro vestita in questo modo te la cerchi": sono state le parole infelici di un'amica a spingere Martina Evatore, 20enne padovana, ad un gesto esplicito: l'altra sera ha voluto sfilare a Jesolo, indossando i vestiti che indossava la sera di tre anni fa quando, ancora minorenne, un uomo tentò di violentarla per strada.
Mentre le altre concorrenti del concorso MissVeniceBeach hanno presentato alla giuria una prova di canto o di ballo, Martina ha preso in mano il microfono per lanciare un messaggio: "non è l'abbigliamento che istiga alla violenza". Sulla passerella si è presentata con pantaloni neri larghi che arrivano alla caviglia, scarpe bianche sportive, una maglietta e una giacca informe verde mimetico. Un attacco agli stereotipi, ha tenuto a sottolineare, al fatto che le donne non si sentano libere di vestirsi a loro piacimento perché potrebbe "attirare le attenzioni di qualcuno, istigare ad una violenza". Martina non sapeva come sarebbe stata accolta dal pubblico la sua provocazione. Alla fine è stata accompagnata da uno scrosciante applauso. "Mi sono espressa nel modo più naturale e serio possibile - ha detto - perché il mio messaggio non perdesse valore".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA