Un altro fine settimana con la
città 'invasa' da decine di migliaia di turisti a Venezia. Uno
scenario tornato tale e quale alle estati di pre-pandemia. E ciò
nonostante il divieto di ingresso a San Marco e di attracco in
Marittima per le grandi navi da crociera.
Un sabato pieno di sole, non di caldo torrido, ha richiamato
a San Marco e a Rialto un 'esercito' di turisti: oltre 93mila,
dei quali 18 mila italiani e 75mila stranieri, secondo i dati
della Smart control room, la centrale di coordinamento e
vigilanza, collegata con tutte le telecamere in città, di cui si
è dotato il Comune. Si sono riviste le scene dei giorni di
pienone, con code agli imbarcaderi, ma anche nelle calli più
strette, sui ponti. Pieni ristoranti e trattorie all'ora di
pranzo, e gondole costrette a procedere in fila indiana nei
canali interni.
D'altronde la "voglia di Venezia" , dopo due anni di blocco
per il Covid, era ben chiaro già dalla primavera. Sono state
diverse le giornate - l'ultima la festa del Redentore - in cui
la città ha toccato i 100mila arrivi in 24 ore.
Potrebbe essere però l'ultima volta. Perchè dal 2023, come
confermato dal sindaco Luigi Brugnaro, partirà l'obbligo della
prenotazione per arrivare a Venezia. E per quell'epoca dovrà
essere pronta la regolamentazione per il famoso 'ticket', o
meglio il contributo di accesso. La logica sarà improntata su un
sistema premiante, con sconti e agevolazioni sulle tariffe, per
chi prenota per tempo la vacanza in laguna.
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