(ANSA) - SANT'AMBROGIO DI VALPOLICELLA (VERONA), 05 SET -
Qualità ottima, grazie alle piogge agostane che hanno ridato
vigore alle piante anche in termini di quantità. Ma più della
siccità, per il vigneto della Valpolicella l'emergenza è legata
a una manodopera mai carente come quest'anno, che rischia di
pregiudicare parte del raccolto. Il quadro viene dal Consorzio
tutela vini Valpolicella, che oggi dà il via alla vendemmia di
uve per l'Amarone.
"Per le nostre 2.300 aziende associate - afferma il
presidente del Consorzio Christian Marchesini - il vero problema
oggi è dato da un personale sempre più difficile da trovare, a
causa di una forte contrazione di operatori provenienti dall'Est
Europa e soprattutto per effetto di dispositivi che non aiutano.
A partire dalla cancellazione dei voucher, dalla cosiddetta
'quota 100' che obbliga i pensionati a non fare lavori saltuari,
fino al reddito di cittadinanza, che ha generato una dinamica
involutiva nella domanda di lavoro". Il Consorzio stima in forte
crescita la presenza di addetti stagionali italiani (5-6 mila in
totale), in particolare studenti universitari e ragazzi
inoccupati.
Sul piano fitosanitario, le uve si presentano in ottimo
stato, con una buona fase finale della maturazione. Le
grandinate sono state molto rare e complessivamente senza
ripercussioni, mentre la siccità ha dato alcuni problemi nei
vigneti giovani, nei terreni sciolti e dove non è stato
possibile irrigare.
Per il Valpolicella l'avvio della raccolta è a metà
settembre. La Doc Valpolicella si presenta alla vendemmia in
ottima salute anche in chiave commerciale, con una crescita in
doppia cifra delle vendite dei suoi prodotti - a partire da
Amarone e Valpolicella Ripasso - e le giacenze attuali in netto
calo. La Doc comprende 19 comuni per quasi 8.600 ettari di
vigna, una produzione che lo scorso anno si è attestata a 73,6
milioni di bottiglie per un valore alla produzione di circa 500
milioni di euro, di cui quasi la metà di Amarone.
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