"L'umiltà di
Albino Luciani non aveva come criterio il 'politicamente
corretto' che, oggi come ieri, impone al catechista, al prete o
al vescovo di autocensurarsi per non dire parole scomode o
affrontare temi sgraditi, diventando così 'afoni' rispetto al
Vangelo e finendo col proporre se stessi e non Gesù". Lo ha
affermato il patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia,
nell'omelia della Messa di ringraziamento per la beatificazione
di Papa Giovanni Paolo I, celebrata oggi a Canale D'Agordo
(Belluno), suo paese natale.
"Via, verità e vita. Questa e non altra - ha proseguito
Moraglia - è l'umiltà coraggiosa e autentica a cui Luciani si
rifaceva e che viveva lui stesso prima di indicarla agli altri.
È la stessa meraviglia, ricolma di gratitudine per le opere che
Dio compie nella storia anche 'minuta' dei nostri paesi e della
nostra gente, che oggi ci pervade nell'acclamare Albino Luciani
tra i Beati della Chiesa".
Oltre un migliaio di persone, in piazza Papa Luciani e nella
vicina piazza Salvatore Serafini con un maxischermo, hanno
partecipato al rito, presieduto da Moraglia assieme ai vescovi
di Belluno-Feltre, Renato Marangoni, e di Vittorio Veneto,
Corrado Pizziolo.
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