A
quattro anni dalla "tempesta Vaia" dell'ottobre 2018, Pefc
Italia, l'ente promotore della corretta e sostenibile gestione
del patrimonio forestale, insieme a Rete Clima e a Coldiretti
Belluno, grazie all'8x1000 dell'Istituto Italiano Buddista Soka
Gakkai, dà il via al progetto "Ancora Natura per il Col di
Lana".
L'intervento punta a ricostituire la morfologia delle foreste
della zona, ripristinando il loro ruolo a livello ambientale,
paesaggistico, economico, turistico, sociale e predisponendo una
gestione condivisa tra amministrazioni pubbliche, associazioni
di categoria, imprese e professionisti del territorio. Il Comune
di Livinallongo del Col di Lana (Belluno) è tra i territori che
più hanno risentito degli effetti di Vaia, che ha limitato il
potenziale economico della zona, specialmente quello turistico.
Il progetto, che si concluderà nell'estate 2024, prevede in
primis la rimozione sicura del materiale legnoso ancora presente
sul terreno a seguito di Vaia. Il materiale sarà selezionato e
stoccato, per essere riutilizzato dalla comunità locale per
riscaldamento, edilizia e architettura urbana, artigianato
artistico, attività solidali, formazione professionale.
Il Pino cembro sarà la specie principale utilizzata per
l'area in cui verrà realizzato il rimboschimento, insieme al
Larice, all'Abete Rosso e a qualche esemplare di Faggio. Nel
complesso, saranno messe a dimora fino a 10.000 nuove
alberature. Tutta la gestione dell'intervento sarà mirata anche
all'ottenimento della certificazione Pefc, in grado di assorbire
carbonio e mitigare il cambiamento climatico in atto.
Agli interventi tecnici si affiancherà la promozione
dell'attività nell'ambito di percorsi Corporate Social
Responsibility (Csr) di varie imprese, con l'intento di
replicare l'intervento di gestione forestale anche in altre aree
limitrofe. Saranno inoltre realizzati percorsi
didattico-contemplativi rivolti alle scuole e alla comunità
locale.
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