I mercati energetici e delle materie
prime, il ruolo dell'Azerbaigian e la cooperazione con Europa e
Italia e i profondi cambiamenti geopolitici che stanno avvenendo
a livello globale. Sono questi alcuni dei temi di cui si
discuterà nel corso dei lavori della prima giornata del
quindicesimo Forum economico eurasiatico di Verona in corso a
Baku, in Azerbaigian.
All'iniziativa, organizzata dall'associazione Conoscere
Eurasia e dalla Camera di commercio italo-azerbaigiana con la
partnership del Ministero dell'Economia dell'Azerbaigian,
partecipano rappresentanti provenienti da 26 paesi. Baku vede
ora un'economia in crescita e positivi rapporti con l'Unione
Europea, rafforzati a luglio scorso con la sigla di un
memorandum nel settore energetico volto a raddoppiare le
forniture di gas, per arrivare ad almeno 20 miliardi di metri
cubi all'anno entro il 2027. Dal rafforzamento della
cooperazione energetica si prevede che entro fine anno le
consegne di gas naturale verso la Ue arriveranno a 12 miliardi
di metri cubi, rispetto agli 8,1 del 2021.
Le relazioni bilaterali tra Italia e Azerbaigian vedono un
interscambio tra i due Paesi di 6,69 miliardi nel 2021, trainato
dalle importazioni di petrolio (75% dell'import italiano) e dal
gas (24,5%), ma nel solo periodo gennaio-maggio 2022 ha già
raggiunto i 7,39 miliardi.
Ai lavori parteciperanno esponenti del Governo
dell'Azerbaigian e della Federazione Russa; Igor Sechin, ceo di
Rosneft; Leonid Mikhelson, presidente di Novatek; Romano Prodi,
presidente della Fondazione per la cooperazione mondiale, in
videocollegamento.
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