In Veneto nel mese di il saldo tra
assunzioni e cessazioni dei rapporti di lavoro a tempo
indeterminato, a tempo determinato e di apprendistato è negativo
per circa 22.000 posizioni lavorative.
Il dato emerge dalla 'Bussola' di Veneto Lavoro, e
rappresenta un risultato lievemente peggiore rispetto a quello
dello scorso anno, quando i posti persi erano stati 20.000. In
calo anche le assunzioni, complessivamente 49.400 nel mese
(-4%).
Le cessazioni di rapporti di lavoro ammontano
complessivamente a 71.369 nel mese e 490 mila da inizio anno. La
causa più comune è la scadenza dei termini previsti dal
contratto, che interessa circa la metà delle cessazioni, seguita
dalle dimissioni (35%), in attenuazione nell'ultimo mese, e dai
licenziamenti, che pesano per il 6%. Quelli per motivi economici
sono cresciuti del 63% rispetto al 2021, quando ancora vigeva il
divieto di licenziamento introdotto per attenuare le conseguenze
occupazionali della pandemia.
Infine, si registra un aumento dei disoccupati iscritti negli
elenchi dei Centri per l'impiego, complessivamente 306.000. I
nuovi ingressi in disoccupazione nei primi dieci mesi del 2022
sono stati 113.000, a conferma di una rinnovata dinamicità dei
movimenti sul mercato del lavoro regionale.
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