Un polo per l'innovazione tecnologica, con "competenze che a volte è difficile trovare al Nord", e un impianto industriale ampio 15mila metri quadri per dare nuova vita ai capi di abbigliamento invenduti: é quanto realizzerà l'Ovs nei prossimi mesi nella zona industriale di Bari prevedendo l'assunzione di 125 persone in tre anni e un investimento complessivo di 33 milioni di euro, 15 dei quali messi a disposizione dalla Regione Puglia. L'iniziativa è stata presentata oggi a Bari in una conferenza stampa alla quale sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Bari Antonio Decaro; l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci; il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino; e l'amministratore delegato (ad) del gruppo Ovs, Stefano Beraldo.
Quest'ultimo ha evidenziato che "qui ci sono molte competenze digitali e per questo apriremo un polo tecnologico basato sulla intelligenza artificiale che ci consenta di supportare i nostri processi di pianificazione, distribuzione, realizzazione di prototipi con tecniche in 3D". Poi, ha proseguito, "poiché non ci piace il concetto di usa e getta, vogliamo allungare la vita utile dei prodotti non buttandoli via quando sono stati messi in esposizione e non venduti: per farlo occorre prelevarli e ricondizionarli, poi ridistribuirli nella stagione successiva: a fine anno abbiamo milioni di capi che hanno bisogno di questi trattamenti".
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