Campo Sant'Angelo, nel cuore di
Venezia, ha visto oggi il ritorno in piazza di decine di
comitati che si battono contro i mali storici della città: lo
spopolamento, la pressione turistica, il moto ondoso, le
politiche residenziali per favorire la permanenza dei giovani.
Oltre un migliaio i partecipanti, con artisti di strada,
personaggi sui trampoli, tra i quali le maschere di Pantalone e
Pulcinella, che hanno dato vita ad sit-in nel campo dominato
dalla vista del grande campanile inclinato, che si staglia dal
confinante Santo Stefano. ,L'occasione erano i 50 anni della
legge speciale per Venezia, varata nel 1973, che in mezzo
secolo ha portato ingenti finanziamenti per la sua salvaguardia,
ma che - hanno denunciato le associazione del centro storico -
ha visto anche tante promesse non mantenute. Chi ha preso la
parola, ha messo nel mirino soprattutto i temi dello
spopolamento, "nonostante le centinaia di alloggi pubblici
chiusi", e il problema del turismo di massa. Tra gli interventi
anche quello di Marco Borghi, presidente della Municipalità di
Venezia. Alla manifestazione era presente anche una delegazione
di Italia Nostra.
Tra i prossimi obiettivi dei comitati, la stesura un
"manifesto per Venezia" che sintetizzi le richieste dei
veneziani in vita di una revisione della Legge Speciale. Nei
tanti manifesti esposti, è finito nel mirino anche il progetto
comunale del Bosco dello Sport e del nuovo stadio a Tessera:
"Venezia è di chi ci vive", "No a nuovi stadi, sì alle
manutenzioni".
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