Un evento unico, in mondovisione Rai,
da un monumento della lirica mondiale come l'Arena di Verona,
con una grande orchestra composta da 160 elementi e un coro di
300 artisti da tutte le fondazioni lirico sinfoniche italiane,
con la partecipazione straordinaria del maestro Riccardo Muti. È
La grande opera italiana patrimonio dell'umanità, la serata
evento del 7 giugno per una delle eccellenze del patrimonio
italiano, appena entrato nella lista dei beni immateriali
Unesco.
"Direi l'eccellenza che più ci caratterizza e rende
attrattivi nel mondo - commenta il ministro della Cultura
Gennaro Sangiuliano -. Mentre siamo qui, probabilmente in
qualsiasi parte del mondo qualcuno sta provando un'opera
italiana". A festeggiarla, racconta il sottosegretario Gianmarco
Mazzi, "stiamo pensando da quel 6 dicembre 2023, giorno del
riconoscimento" e che, annuncia "vorremmo poi replicare ogni
anno in una delle nostre capitali della lirica".
Realizzata con la partecipazione di Siae, Anfols, Teatro alla
Scala e Accademia di Santa Cecilia, la serata sarà condotta da
Alberto Angela, Cristiana Capotondi, Luca Zingaretti e vedrà in
platea le maggiori autorità italiane, i rappresentanti delle
istituzioni culturali, i sessanta ambasciatori dei Paesi del
mondo dove l'Opera è più amata e le "venti delegazioni Unesco
che hanno assegnato il riconoscimento e che si dovranno ora
pronunciare anche per la cucina italiana patrimonio
dell'umanità, in un ideale passaggio di testimone".
In programma, una prima parte di serata affidata alla
bacchetta del maestro Muti e una seconda con stelle del calibro
di Anna Netrebko, Jonas Kaufmann, Juan Diego Flórez, Ludovic
Tézier, Vittorio Grigolo, Luca Salsi, Eleonora Buratto,
Francesco Meli e poi la danza con Roberto Bolle e Nicoletta
Manni.
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