Due serbi di 45 e 50 anni sono
stati arrestati mentre un terzo di 60 anni è stato denunciato
dalla squadra Mobile di Padova per il furto al 'Duca d'Aosta'
nel centro della città Euganea.
Il 50enne era stato ripreso il 9 dicembre scorso dalle
telecamere dell'esercizio commerciale mentre infrangeva una
delle vetrine riuscendo poi ad entrare e ad appropriarsi di
numerose borse griffate, occhiali e accessori di marca, per un
valore di circa 100.000 euro.
Merce che ha riposto in due borsoni prima di fuggire con un'auto parcheggiata a qualche centinaio di metri e che aveva preso a noleggio.
Seguendo i
movimenti della vettura, gli investigatori hanno ricostruito il
percorso fino all'ingresso dell'autostrada. I poliziotti hanno
poi svelato l'identità del ladro, scoprendo che era già stato
denunciato per aver compiuto altri furti in negozi di grandi
marche in varie parti del nord Italia. Inoltre gli agenti hanno
accertato che la notte del furto a Padova c'era una seconda
persona, un 45enne, già noto per colpi simili, che avrebbe
svolto il ruolo di 'palo'. Lavorando sui dati delle celle
telefoniche e sulle chiamate fatte dai cellulari dei due
indagati la 'mobile' ha accertato che anche il 45enne era
coinvolto nel colpo, ed era arrivato a Padova con una seconda
auto anch'essa noleggiata. I due indagati, peraltro, erano già
stati arrestati dalla polizia il 28 gennaio a Firenze, mentre
stavano facendo un furto in una boutique del centro storico del
capoluogo toscano. Al termine delle indagini la procura euganea
ha indagato i due serbi per furto aggravato in concorso assieme
ad una terzo serbo di 60 anni accusato di ricettazione e
indebito utilizzo di carte di credito, e che avrebbe avuto il
compito di trasportare all'estero la merce rubata.
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