"Non bisogna farsi incantare da
chi fa qualche pagliacciata ogni tanto, perché se ci si mette a
Riva degli Schiavoni in 200 al sabato pomeriggio e si fa una
bella foto furba, poi sembra che ci sia la rivoluzione", "da noi
invece i turisti sono persone che amano questa città". Così il
sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, al Parlamento europeo per
partecipare alle iniziative in occasione della Giornata mondiale
del turismo.
"Abbiamo lavorato insieme all'Unesco" e "presentato un piano
che penso diventerà di riferimento per tutto il nostro Paese",
spiega il sindaco, secondo il quale "il turismo è conoscenza e
interscambio", la cui chiave è "rispettarsi a vicenda".
"Venezia è capofila di un sistema di rispetto per la gente che
ci abita, perché è una città viva e vogliamo che resti così",
chiosa il primo cittadino che, secondo la classifica di Monitor
Index Research, è il secondo più amato d'Italia. "È il segnale
che la città sta cominciando a ripartire e la gente comincia a
crederci. Ringrazio tutte le persone che ci stanno aiutando: i
consiglieri comunali, di municipalità, la giunta, gli assessori,
e soprattutto mia moglie Stefania che col suo grande amore mi da
energia tutti i giorni per fare questa avventura", commenta
Brugnaro, che poi rilancia: "dobbiamo rimettere al centro
l'industria e la manifattura" e "vincere la scommessa su Porto
Marghera. Ma non possiamo farcela da soli perché dobbiamo far
ripartire le bonifiche con il Ministero dell'Ambiente".
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