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G7: pronti a nuove sanzioni contro l'Iran, no a operazione di Israele a Rafah

G7: pronti a nuove sanzioni contro l'Iran, no a operazione di Israele a Rafah

Tajani:'Messaggio chiaro per la de-escalation in Medio Oriente', Blinken: 'L'Italia ha un ruolo cruciale'

ROMA, 19 aprile 2024, 17:41

Redazione ANSA

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G7 dei ministri degli Esteri a Capri - RIPRODUZIONE RISERVATA

 "Alla luce delle notizie sui raid del 19 aprile, invitiamo tutte le parti a lavorare per prevenire un'ulteriore escalation. Il G7 continuerà a lavorare a tal fine. Chiediamo a tutte le parti, sia nella regione che oltre, di offrire il loro contributo a questo sforzo". Lo si legge nel comunicato finale del vertice di Capri. "Chiediamo all'Iran di astenersi dal sostenere Hamas e dall'intraprendere ulteriori azioni che destabilizzino il Medio Oriente, compreso il sostegno agli Hezbollah e ad altri attori non statali. Chiediamo a tutti i paesi di impedire la fornitura di componenti per i programmi relativi a droni e missili iraniani". 

 "Chiediamo che l'Iran e i suoi gruppi affiliati cessino i loro attacchi. Riterremo il governo iraniano responsabile delle sue azioni dannose e destabilizzanti e siamo pronti ad adottare ulteriori sanzioni o altre misure, ora e in risposta a ulteriori iniziative destabilizzanti". I Sette affermano poi che "se l'Iran dovesse procedere con la fornitura di missili balistici o tecnologie correlate alla Russia, siamo pronti a rispondere in modo rapido e coordinato, anche con nuove e significative misure". 

 "Continueremo a sostenere il diritto all'autodifesa dell'Ucraina e a ribadire il nostro impegno per la sicurezza a lungo termine dell'Ucraina". "Stiamo intensificando la nostra assistenza in materia di difesa e sicurezza all'Ucraina e stiamo aumentando le nostre capacità di produzione e consegna. Sosteniamo gli sforzi volti ad aiutare l'Ucraina a costruire una futura forza capace di autodifesa e deterrenza. Esprimiamo la nostra determinazione in particolare a rafforzare le capacità di difesa aerea per salvare vite umane e proteggere le infrastrutture critiche". 

 "Sosteniamo l'Ucraina nell'ottenere un risarcimento per le perdite, le lesioni e i danni derivanti dall'aggressione della Russia".  "I beni sovrani della Russia nelle nostre giurisdizioni rimarranno immobilizzati finché non cesserà la sua aggressione e non pagherà i danni causati. Accogliamo con favore l'adozione da parte dell'Ue di atti giuridici riguardanti le entrate straordinarie detenute da soggetti privati derivanti direttamente dalle attività sovrane immobilizzate della Russia, anche al fine di esplorare modi per massimizzare il beneficio per l'Ucraina. Continueremo il nostro lavoro prima del vertice in Puglia sulle possibili opzioni praticabili attraverso le quali i beni sovrani russi immobilizzati potrebbero essere utilizzati per sostenere l'Ucraina, in linea con i nostri rispettivi sistemi giuridici e il diritto internazionale". "Chiediamo il rilascio immediato degli ostaggi e un cessate il fuoco sostenibile che consenta un aumento dell'assistenza umanitaria urgentemente necessaria da fornire in sicurezza in tutta Gaza". Lo scrive il comunicato del G7 Esteri.

"In questo contesto, sosteniamo fermamente gli sforzi di mediazione intrapresi dagli Stati Uniti e dai partner regionali per l'obiettivo, rispettato da tutte le parti, di portare ad una cessazione sostenibile delle ostilità, al fine di facilitare il ritorno immediato di tutti gli ostaggi, un'ondata di assistenza e per l'attuazione urgente delle risoluzioni 2712, 2720 e 2728 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Il rifiuto di Hamas di rilasciare ostaggi non fa altro che prolungare il conflitto e la sofferenza dei civili".
"Esprimiamo la nostra forte preoccupazione per i trasferimenti alla Russia da parte delle imprese della Repubblica popolare cinese di materiali a duplice uso e componenti di armi che la Russia sta utilizzando per portare avanti la sua produzione militare. Ciò sta consentendo alla Russia di ricostituire e rivitalizzare la propria base industriale di difesa, ponendo una minaccia sia per l'Ucraina che per la pace e la sicurezza internazionali. La Cina dovrebbe garantire che questo sostegno venga interrotto, poiché non farà altro che prolungare il conflitto e aumentare la minaccia che la Russia rappresenta per i suoi vicini". 

"Non smetteremo di ritenere responsabili i colpevoli della morte di Alexei Navalny, anche continuando a imporre misure restrittive e altre azioni appropriate in risposta alle violazioni e agli abusi dei diritti umani in Russia. Condanniamo la repressione sistematica delle voci dissidenti da parte del Cremlino e chiediamo alla Russia di rilasciare tutti i prigionieri politici".

Blinken: ruolo cruciale dell'Italia per la de-escalation

"L'Italia sta svolgendo un ruolo cruciale nella de-escalation in Medio Oriente. E' un paese-guida impegnato con molti altri Paesi del mondo che hanno rapporti diretti con il Medio Oriente. E ha anche suoi rapporti diretti. E abbiamo visto come questo impegno negli ultimi dieci giorni, due settimane, sia stato importante per far mantenere la calma ed evitare l'escalation e un conflitto più ampio". Lo ha detto alla fine del G7 a Capri il segretario di Stato Usa Antony Blinken.

Tajani: messaggio chiaro G7 per de-escalation Medio Oriente

 "Stamane abbiamo deciso di affrontare subito la questione Iran. Ho voluto che ci fosse un messaggio chiaro del G7. L'obiettivo politico si chiama escalation. Lavoriamo e continueremo a lavorare per essere protagonisti attivi in tutto il Medio Oriente" per la de-escalation. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in conferenza stampa al termine del G7 di Capri.
"Chiediamo a tutte le parti di dare un contributo positivo. Abbiamo condannato il recente attacco sferrato dall'Iran e il G7 sostiene la sicurezza di Israele, ma invitiamo tutte le parti a lavorare per evitare una escalation e il g7 lavorerà per questo risultato".  "Credo che questi tre giorni di lavoro siano stati un successo perché abbiamo registrato una grande unità di intenti e una convergenza sulle più importanti questioni internazionali, dal Medio oriente al Mar rosso alla situazione in Ucraina e l'Indopacifico". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in conferenza stampa al termine del G7 Esteri a Capri. "Abbiamo anche deciso di fare in modo che la nostra collaborazione sia permanente e ci sia costante contatto giorno dopo giorno tra i ministeri per uno scambio di informazioni e scelte sempre più comuni su grandi questioni internazionali, compresa la disinformazione". 

Per Gaza "abbiamo ribadito il no all'offensiva militare israeliana a Rafah e che il nostro obbietto è quello di avere due stati e due popoli". 
"Abbiamo ribadito il nostro impegno a favore del cessate il fuoco immediato e sostenibile per garantire il rilascio degli ostaggi e l'arrivo di beni e alimenti alla popolazione civile palestinese. A questo proposito c'è stato un riconoscimento del G7 al lavoro italiano per il progetto Food for Gaza" che "è stato riconosciuto come strumento di pace". "Abbiamo parlato di disinformazione e come già annunciato abbiamo firmato un memorandum d'intesa con il Segretario di Stato Blinken, Italia e Usa si impegneranno per difendere la libertà di informazione. E' una battaglia per la democrazia, si voterà presto in tutta l'Ue e negli Stati Uniti e in altre parti del mondo e non vogliamo che la nostra democrazia sia viziata da condizionamenti che diffondono notizie non vere".
"Abbiamo parlato di disinformazione e come già annunciato abbiamo firmato un memorandum d'intesa con il Segretario di Stato Blinken, Italia e Usa si impegneranno per difendere la libertà di informazione. E' una battaglia per la democrazia, si voterà presto in tutta l'Ue e negli Stati Uniti e in altre parti del mondo e non vogliamo che la nostra democrazia sia viziata da condizionamenti che diffondono notizie non vere. Ci sarà un impegno costante per far sì che ci sia uno scambio di informazioni". 

"Confermo quello che ha detto il presidente del Consiglio, anche alla luce del mio colloquio con il ministro Crosetto alla presenza del ministro ucraino Kuleba.
Faremo il possibile per la protezione aerea dell'Ucraina, vediamo che si può fare". 

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