L'Università di Pisa ha
sperimentato un nuovo sistema di decontaminazione per rimuovere
i metalli pesanti dai sedimenti marini, che si è dimostrato sino
al doppio più efficiente di quelli esistenti. I risultati dello
studio riguardano campioni dragati nel porto di Piombino
(Livorno) e sono stati pubblicati sulla rivista Heliyon. In
particolare, spiega l'ateneo, dopo 95 giorni di trattamento, il
nuovo metodo ha permesso una riduzione significativa di cromo
(48,80% di quello presente nel materiale dragato), nichel
(61,53%), piombo (63,30%), rame (72,84%) e zinco (56,30%).
Si tratta di "bonifica elettrocinetica dei sedimenti
marini", per cui "abbiamo ideato una particolare configurazione
esagonale della matrice dimostratasi più efficiente nella
rimozione dei metalli pesanti rispetto a quella lineare
solitamente utilizzata", ha spiegato il professor Renato
Iannelli del dipartimento di Ingegneria pisano che ha curato
progetto dell'impianto, realizzazione e sperimentazione.
La bonifica elettrocinetica dei sedimenti avviene con "la
migrazione dei metalli da catodi ad anodi sino al pozzetto
catodico dove si solubilizzano e vengono rimossi. Le
configurazioni elettrodiche a tutt'oggi più utilizzate hanno una
maglia quadrata, costituita da file di catodi alternate a file
di anodi, in cui però questa migrazione rallenta in prossimità
del catodo, tanto da richiedere un aumento della corrente e
quindi un maggiore consumo di energia. La matrice esagonale
ideata all'università di Pisa, in cui ogni catodo è circondato
da sei anodi, risolve questo inconveniente". "Dimezzando il
numero dei catodi rispetto agli anodi - prosegue la spiegazione
scientifica -, nella zona in cui nella configurazione
tradizionale si osserva il rallentamento della migrazione dei
metalli, la corrente raddoppiata facilita il completamento del
percorso".
"I risultati di questa sperimentazione sui sedimenti marini
prelevati dal porto di Piombino sono molto incoraggianti -
conclude Iannelli - questa ottimizzazione del processo di
bonifica è utile per ridurre consumi, tempi di trattamento e
scarti. In ottica di economia circolare i sedimenti bonificati
potranno poi essere riusati nei cantieri e nei manti stradali".
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