Chi ha mai degustato la bufala
affumicata abbinata a un marsala Doc? E chi lo ha detto che la
mozzarella campana Dop va bene solo con i vini bianchi? La prima
guida-catalogo ai migliori vini d'Italia in abbinamento all'oro
bianco campano, realizzata dal Consorzio di Tutela e dall'Ais
Italia, contribuisce a sfatare anche alcuni luoghi comuni e ad
esaltare matrimoni molto originali e inediti nel campo del
pairing.
"Bufala&Wine in Love" è il titolo della pubblicazione, che è
stata presentata oggi nelle Regie Cavallerizze della Reggia di
Caserta, sede del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala
Campana Dop, con la partecipazione del presidente del Consorzio,
Domenico Raimondo, del presidente nazionale dell'Ais, Sandro
Camilli, del presidente Ais Campania Tommaso Luongo, del
delegato Ais di Caserta, Pietro Iadicicco, del direttore della
Reggia di Caserta, Tiziana Maffei e dell'assessore alla Cultura
del Comune di Caserta, Enzo Battarra. Per Il presidente del
Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo, "ogni volta che ci
chiedono quale vino abbinare alla mozzarella di bufala campana
Dop, la risposta non è mai semplice. La Bufala Dop è un prodotto
davvero sfidante per sommelier e gourmand. E abbiamo potuto
constatare che non c'è un solo vino ideale per la mozzarella di
bufala campana, ce ne sono diversi, originali, sorprendenti e
legati ai territori, proprio come il nostro prodotto. Siamo
andati alla ricerca di questa ricchezza e soprattutto abbiamo
colmato una lacuna: finalmente abbiamo a disposizione uno studio
realizzato con metodo, uno strumento che potremo veicolare a
tutti. Grazie a questo catalogo, l'atavica domanda su quale vino
abbinare alla mozzarella viene ribaltata. Da oggi saremo noi a
chiedere: in quale regione ti trovi? E in base al territorio
avremo una risposta per tutti".
Gli fa eco il presidente nazionale di Ais, Sandro Camilli: "I
degustatori dell'Associazione Italiana Sommelier hanno investito
in questo viaggio tutta la loro passione e competenza per
suggerire il miglior percorso di abbinamento, esplorando a fondo
tutta la variegata ricchezza delle nostre denominazioni di
origine. La capillare rete di Ais Italia ha permesso di
coinvolgere in questo progetto tantissimi sommelier
professionisti, provenienti dalle ventidue delegazioni
regionali".
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