"Dobbiamo esserci, perché ci riguarda". Con questo slogan gli aquilani si stanno dando appuntamento sulla rete sociale di Facebook, e già ci sono 150 adesioni, per radunarsi oggi pomeriggio all'esterno della sede della Corte d'Appello, dove è prevista la sentenza di secondo grado del processo alla commissione Grandi rischi, l'organo scientifico consultivo della presidenza del Consiglio condannato in primo grado per aver falsamente rassicurato gli aquilani e sottovalutato il rischio sismico nella riunione del 31 marzo 2009, 5 giorni prima della scossa distruttiva di terremoto del 6 aprile. "È un appuntamento che ci riguarda tutti, non solo come aquilani. È l'Italia intera a doversi interrogare e mobilitare sui temi della sicurezza e della corretta informazione - si legge nella descrizione dell'evento Facebook - quello che sta accadendo in questi giorni con le alluvioni indica che ci sono ancora gravi carenze su questi temi. Facciamo sentire la nostra presenza, partecipe e composta: la ricerca della verità non può essere un fardello lasciato ai parenti delle vittime: è un fatto che ci riguarda tutti". Inizialmente fissato alle 16.30, l' appuntamento per chi vorrà partecipare è stato anticipato alle 15.30 vista la velocità dell'udienza di questa mattina che ha portato il Collegio giudicante a ritirarsi in camera di Consiglio poco prima delle 11.
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