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Sisma L'Aquila: sentenza, colpevole dire sciame normale

Sisma L'Aquila

Sisma L'Aquila: sentenza, colpevole dire sciame normale

Grandi Rischi, concetti scientificamente errati e rassicuranti

L'Aquila, 06 febbraio 2015, 15:42

Redazione ANSA

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In riferimento alle contestazioni nei confronti di De Bernardinis nell'intervista rilasciata prima della riunione nella sentenza si individuano come colpevoli le sue "dichiarazioni riportate negli ultimi due passaggi dell'imputazione, secondo le quali lo sciame sismico ''si colloca diciamo in una fenomenologia senz'altro normale dal punto di vista dei fenomeni sismici che ci si aspetta in questa tipologia di territori, che poi è centrata intorno all'Abruzzo...'', ''non c'è un pericolo io l'ho detto al sindaco di Sulmona la comunità scientifica mi continua a conferma che anzi è una situazione favorevole perciò uno scarico di energia continuo e quindi sostanzialmente ci sono anche degli eventi piuttosto intensi non intensissimi...abbiamo avuto pochi danni'".
    Secondo la Corte queste dichiarazioni "esprimono concetti scientificamente errati e certamente rassicuranti, non potendo qualificarsi la situazione in atto come 'favorevole' e priva di pericolosità; esse inoltre potevano indurre i fruitori delle informazioni ad attribuire le medesime valutazioni tranquillizzanti sui fenomeni sismici in corso e sulle possibili evoluzioni anche agli esperti che si accingevano a procedere alla valutazione richiesta dal dipartimento di Protezione Civile".
    Secondo la Corte questa condotta viola "i canoni di diligenza nel controllo preventivo di correttezza di quanto si comunicava alla popolazione e di prudenza nella gestione della situazione del rischio dovendo l'agente considerare adeguatamente e quindi prevedere la possibilità che tali dichiarazioni potessero indurre nella popolazione, o quantomeno in alcuni cittadini, un abbassamento della soglia di attenzione e quindi una riduzione delle abitudini di autotutela in un momento in cui era possibile e quindi astrattamente prevedibile una evoluzione negativa della sequenza sismica in corso".
    (ansa).
   

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