"Questa Giunta ha solo distrutto
tutta la macchina organizzativa del mondo forestale. E' assurdo
che il presidente D'Alfonso solo oggi si renda conto
dell'esistenza in Abruzzo del patrimonio boschivo e delle
bellezze naturali dopo essere stato fautore della soppressione
del Servizio Foreste, smantellato l'ufficio Uso Civico,
impegnati nel Psr solo 9 milioni per le Misure forestali
rispetto al triplo della passata programmazione, chiuso i vivai
forestali e abbandonate le foreste al loro destino". E' il
commento del presidente della Commissione Vigilanza e
consigliere regionale abruzzese Mauro Febbo.
"Sono tre anni che denuncio - prosegue Febbo - la totale
assenza di una programmazione seria nei confronti dei nostri
boschi e come siano mancati completamente azioni e bandi del Psr
mirati a riqualificare le aree interne e fare attività e lavori
di prevenzione. Ricordo che la Regione Abruzzo è la terza in
Italia per indice di boscosità con ben 438 mila ettari. Nella
passata programmazione abbiamo investito ben 30 milioni sia per
riqualificazione e dei boschi sia per la prevenzione, con
finanziamenti destinati direttamente ai Comuni per migliorare e
pulire specifiche aree boschive. L'ufficio regionale del
Servizio Forestazione era parte integrante di una programmazione
seria e attenta alle relative problematiche connesse. Oggi il
paradosso lo vediamo nella missiva di convocazione inviata dal
presidente D'Alfonso: tra i destinatari manca proprio il
Servizio Forestazione, poiché è stato smantellato e cancellato,
addirittura tolto la stessa parola tra le deleghe attribuite
all'assessorato alle Politiche Agricole".
"Invito e sfido il presidente D'Alfonso a impegnare fondi
pari alla mia passata programmazione, 40 milioni, ossia il 10%
dei fondi a disposizione nell'attuale Programmazione Psr
2014-2020, attivando quelle Misure strategiche che oggi sono
state vergognosamente soppresse. È insopportabile - prosegue il
consigliere di opposizione - eticamente e politicamente che
l'attuale Programma di Sviluppo Rurale investa ben 15 milioni
per l'assistenza tecnica e solo pochi milioni per la prevenzione
dei nostri boschi. Bisogna solo constatare che i primi
responsabili politici dell'incuria in cui oggi si trovano le
nostre foreste e boschi sono da addossare esclusivamente a
questa Giunta regionale".
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