"Brucia da giorni il monte
Morrone, in una devastazione difficile da immaginare: centinaia
di ettari di foresta in fiamme nel cuore d'Abruzzo, una delle
aree verdi più importanti d'Europa e la notizia non è ancora
nazionale!" Così interviene il consigliere regionale del
Movimento 5 Stelle Gianluca Ranieri sull'emergenza incendi.
"Uno si aspetterebbe centinaia di uomini con mezzi - prosegue
- macchinari, canadair ed elicotteri in azione, da fare invidia
alle 'grandi manovre' e invece da ieri è scomparso anche il
presidio dei soccorsi (pochi). La lotta all'incendio e la
salvezza di boschi millenari e beni culturali straordinari è
rimasta affidata ai volontari... Con le pale! Cittadini e
territorio sono stati abbandonati da una politica cialtrona e
inconcludente".
"Pochi giorni prima - sottolinea Ranieri - in una situazione
assai meno drammatica, l'ineffabile governatore della regione
Abruzzo, non aveva invece perso tempo ad approfittare della
passerella, per non farsi sfuggire la ghiotta occasione
d'annunciare l'intervento dell'esercito e prendersi il merito
d'aver risolto la situazione. Invece l'esercito non s'è visto e
ora Luciano D'Alfonso sembra non avere alcuna intenzione di
prendersi la responsabilità di un disastro annunciato".
"Magari anche questa volta lo sentiremo dare la colpa ad una
'tempesta perfetta' come in occasione della tragedia di
Rigopiano - continua il consigliere pentastellato - ma la realtà
inconfessata è quella di una Regione inerte, guidata da un
governatore utile solo a se stesso, una Regione che non ha mosso
un dito per difendere il Corpo Forestale e che non è stata in
grado di trovare soluzioni alternative, quando quest'ultimo è
stato soppresso, ben sapendo quali e quante fossero le criticità
nella gestione degli incendi".
"Insieme al Morrone - ricorda Ranieri - sta bruciando tutto
l'Abruzzo e ovunque, dal Gran Sasso a Schiavi d'Abruzzo, si
ripetono gli stessi ritardi negli interventi, la stessa mancanza
di uomini e mezzi, la stessa inaccettabile disorganizzazione.
Non serve, a questo punto, domandarsi se quanto accade sia il
risultato di comportamenti criminali o di eventi naturali,
perché nulla di quanto accade è una novità imprevista.
Ad ogni ora perdiamo un patrimonio ambientale ed economico
inestimabile che ci vorranno anni per ripristinare anche in
piccola parte, ad ogni ora l'aria intorno a Sulmona si satura
sempre più di sostanze inquinanti con grave danno per la salute
dei cittadini, ad ogni ora si fa più manifesta l'incapacità di
governanti assenti e indifferenti, che non solo non sono stati
in grado di programmare adeguati mezzi di prevenzione, ma che
non sono in grado nemmeno di mettere in campo misure
d'emergenza".
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