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Incidenti stradali: Istat, indici di rischio e mortalità

Incidenti stradali

Incidenti stradali: Istat, indici di rischio e mortalità

(v. 'Incidenti stradali:Istat, in Abruzzo...' delle 13.15)

PESCARA, 23 novembre 2018, 13:32

Redazione ANSA

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Secondo l'Istat tra il 2016 e il 2017 l'indice di lesività negli incidenti stradali diminuisce lievemente, da circa 151 feriti ogni 100 incidenti a poco più di 149; l'indice di mortalità diminuisce invece da 2,5 a 2,3 decessi ogni 100 incidenti e quello di gravità (misurato dal rapporto tra il numero dei decessi e la somma di decessi e feriti moltiplicato 100) rimane stabile (1,6).
    L'incidentalità rimane alta lungo la costa e nei comuni capoluogo di provincia. La pericolosità è alta lungo la Strada Statale 153 della Valle del Tirino e la Strada Statale 650 Fondo Valle del Trigno. L'indice di mortalità cresce nel comune di L'Aquila, mentre diminuisce nei comuni di Chieti e Pescara.
    Nel 2017 il maggior numero di incidenti (1.987, il 67,4% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 23 morti (33,3% del totale) e 2.754 feriti (62,7%). Rispetto all'anno precedente i sinistri diminuiscono dell'1,2% in ambito urbano, del 3,9% sulle autostrade e del 7,2% sulle strade extraurbane.
    Gli incidenti più gravi avvengono sulle autostrade (4,9 decessi ogni 100 incidenti) e le strade extraurbane (4,8 ogni 100).
    Sulle strade urbane il 43,9% dei sinistri stradali avviene lungo un rettilineo. Sulle strade extraurbane tale percentuale sale al 52,5%. In ambito urbano gli incidenti che avvengono nei pressi di una intersezione rappresentano il 21,7% del totale, seguono quelli che si verificano in corrispondenza degli incroci (20,8%) e in curva (7,4%). Lungo le strade extraurbane il 23,5% degli incidenti si verifica in curva, il 10,5% nei pressi di una intersezione.
    Nel periodo primaverile ed estivo la concentrazione degli incidenti è più elevata, in coincidenza con la maggiore mobilità legata a periodi di vacanza. Tra maggio e settembre si contano 1.490 incidenti (il 50,6% di quelli avvenuti durante l'anno) in cui hanno subìto lesioni 2.211 persone (50,3%) e 36 sono decedute (52,2%). Oltre il 76% degli incidenti ha luogo tra le 8 e le 20, ma l'indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le 23 e le 24 (16,7 morti ogni 100 incidenti) e tra le 4 e le 5 della notte (10,0), con valori di molto superiori alla media giornaliera (2,3). Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 39% degli incidenti notturni, il 41,2% delle vittime e il 41,7% dei feriti. L'indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 3,9 decessi ogni 100 incidenti.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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