"D'Incecco quel giorno era in
malattia, ma questa circostanza non rappresenta il principale
argomento difensivo. Nonostante questa sua condizione di
malattia ha potuto fare tutto quanto nelle sue possibilità per
quanto gli spettava fare". Così gli avvocati Marco Spagnuolo e
Gianfranco Iadecola, oggi pomeriggio in tribunale a Pescara, al
termine dell'interrogatorio del loro assistito Paolo D'incecco,
dirigente del settore Viabilità della Provincia di Pescara,
indagato nell'ambito dell'inchiesta sul disastro dell'Hotel
Rigopiano di Farindola (Pescara).
D'Incecco è coinvolto nel filone dell'inchiesta riguardante
la gestione dell'emergenza. "Ha fornito risposte puntuali
riguardanti ogni addebito - hanno aggiunto i legali -.
L'elemento di novità è che D'Incecco ha chiesto di essere
interrogato per chiarire quale fosse non solo il suo ruolo, ma
anche le sue competenze specifiche, l'ambito di operatività e
come la Provincia di Pescara, tramite il servizio Viabilità,
abbia reso il servizio che istituzionalmente era preposta a
svolgere".
Tra gli argomenti difensivi anche il depotenziamento delle
Province causato dalla riforma Delrio. "È un dato tecnico
evidente a tutti - hanno confermato gli avvocati - ed è un
argomento che deve essere valutato dagli inquirenti, come è
stato fatto e come sarà fatto con ancora maggiore attenzione
visto che è stato portato a sostegno della tesi difensiva".
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