''Riaprire gli ospedali? E' semplicistico dirlo.
E' necessario però riorganizzare la rete.
Una volta a Tocco da Casauria c'era un ospedale dove io da
bambino mi sono operato alle tonsille e vi lascio immaginare le
reazioni dei toccolani quando fu chiuso, ma oggi non mi sognerei
mai di promettere la riapertura di quegli ospedali. Per certe
specialità sono gli stessi cittadini oggi ad essere coscienti
che non ci può essere qualità nei piccoli centri, le patologie
complesse necessitano di centri ospedalieri evoluti. Ma sul
territorio devono essere garantite le emergenze, i pronti
soccorsi devono essere a portata di mano''. E' quanto pensa il
candidato del centrodestra Marco Marsilio alle regionali in
Abruzzo sul tema della sanità.
Marsilio durante il forum all'Ansa spiega anche che ''la
razionalizzazione è stata fatta male, con le stesse regole
altrove si è lavorato meglio e lo dimostra poi l'affollamento
degli ospedali grandi dove la gente sta con le barelle nei
corridoi dei pronto soccorsi, dove finiscono più utenze del
possibile. Oppure la mobilità passiva verso Molise o Marche,
Roma. Riapriremo i reparti che servono, non tutti, perchè se no
sarebbe un messaggio sbagliato. Immagino però che alcuni luoghi
debbano essere ridisegnati, penso a Castel di Sangro e la
traumatologia, visto che lì ci sono impianti di sci, per
esempio''.
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