Sulle trivelle "il MoVimento 5
Stelle non ha cambiato idea. Eravamo contro le trivelle e siamo
contro le trivelle. Non è un no aprioristico e a prescindere. É
un no perché noi crediamo che la vocazione del territorio
italiano, non solo abruzzese, non sia quella del fossile".
Lo ha detto Sara Marcozzi, candidata presidente M5s alle
regionali del prossimo 10 febbraio in Abruzzo, durante il forum
ANSA.
Marcozzi ha sottolineato che, in secondo luogo, "l'Europa e
il mondo ci chiede di uscire dal fossile per cui investire oggi
per ottenere pochissimi risultati tra 10 o 20 anni sarebbe
inutile perché dovremmo uscire dal fossile. Terzo non vale
neanche il pretesto dei posti di lavoro perché con quello che si
investe per queste trivelle si crea un quinto dei posti di
lavoro che si creerebbero investendo in energie rinnovabili".
E sull'emendamento: "La Lega - ha affermato Marcozzi - ha
cambiato improvvisamente idea anche se Salvini io me lo ricordo
con le magliette per il referendum sulle trivelle ed era
contrario anche lui, allora. Oggi ha cambiato idea, non so per
quale motivo, ma credo sia tornato nell'alveo del no trivelle e
l'emendamento ha bloccato ogni ipotesi di nuove trivelle. Il
ministro dell'Ambiente ha chiarito che non ce ne saranno per
tutti i motivi che ho detto. Non è un no a priori, è un no
assolutamente motivato".
Proprio il titolare del ministero dell'Ambiente, Sergio
Costa, da Pescara, la scorsa settimana, in un evento con la
candidata M5s della Regione Abruzzo, aveva lanciato il suo no
secco alla firma di qualsiasi autorizzazione.
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