"La battutaccia contro gli abruzzesi
di Beppe Grillo non è satira. Ci troviamo di fronte alla
esplicitazione di una rabbia politica dovuta al flop elettorale
dei pentastellati, alla presa d'atto della loro incapacità ad
amministrare il Paese e gli enti locali. Grillo è arrabbiato per
il nuovo scenario politico che vede un nuovo centrosinistra
civico e popolare alternativo alla destra sovranista. Ed i 5
stelle sempre più irrilevanti. Che vuol dire 'gli abruzzesi
restituiscano i 700mila euro' del tanto osannato restitution
day? Che M5s agisce per il solo scopo del voto di scambio?
Vorrei ricordare al tragi-comico nazionale che il Pd, con quella
che loro chiamavano 'legge mancia', ha destinato 11 milioni di
euro al territorio del cratere 2009. Somme ben più rilevanti e
il cui destino è stato affidato ai comuni. Ora che hanno loro in
mano il destino dei terremotati, con un sottosegretario e un
commissario di loro nomina, da nove mesi tutto fermo. La satira,
dunque, non c'entra nulla. Si tratta di un messaggio grave e
insolente. Grillo ha capito che M5s è destinato ad un futuro di
irrilevanza politica e che l'unica alternativa a questo
centrodestra a trazione sovranista è il centrosinistra. Un
centrosinistra che in Abruzzo ha segnato un primo passo di
riscatto, con la ricostruzione di una alleanza ampia che vede
protagoniste le forze progressiste, liberali e civiche". Così
Stefania Pezzopane, della Presidenza del gruppo Pd alla
Camera.
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