"L'elezione dell'Ufficio di
Presidenza della Commissione Vigilanza si è risolta in una
farsa: sugli interessi dei cittadini abruzzesi, che sicuramente
avrebbero largamente apprezzato l'elezione di Legnini quale
figura di garanzia, sono prevalsi i diktat di Salvini e si è
rivelata la vera anima del Movimento 5 Stelle, ormai impegnato
solo nell'occupazione dei posti". A sostenerlo in una nota i
capigruppo Americo Di Benedetto (Legnini Presidente), Silvio
Paolucci (Pd), Sandro Mariani (Abruzzo in Comune).
"Dunque - sostengono i tre - l'unica opposizione in Consiglio
Regionale è il centrosinistra. La Commissione Vigilanza, unico
vero organo di garanzia e di controllo previsto dallo Statuto
Regionale, è stata assegnata con la peggiore logica spartitoria
tra Lega e Cinque Stelle, con l'elezione a Presidente di un
esponente 5 Stelle, consigliere Smargiassi, e a Vice Presidente
e segretario dei consiglieri della Lega La Porta e Marcovecchio.
Altro che organo di controllo: la Commissione di garanzia
diventa il terminale politico in Abruzzo della maggioranza di
Governo Lega/5 Stelle. Lo Statuto della Regione riserva alle
opposizioni la designazione, mentre invece è stata la
maggioranza a decidere il proprio controllore".
"Anche in Abruzzo - prosegue la nota congiunta - dunque due
forze politiche divise su tutto si accordano solo per le
poltrone. Il Movimento Cinque Stelle, nato e cresciuto nel nome
della volontà dei cittadini, dimostra disprezzo per il risultato
elettorale con la connivenza del socio romano di Governo. Ora è
più chiaro che mai che in Abruzzo non vi è una maggioranza di
centrodestra, ma Lega/Cinque Stelle guidati dalla destra, con la
sudditanza di Forza Italia e UdC".
"I Gruppi consiliari di centrosinistra e civici avevano
chiesto la disponibilità del consigliere più autorevole,
Giovanni Legnini, che è stato figura di vertice di uno dei
massimi organi di garanzia nazionali e componente di organi
costituzionali; disponibilità che era stata data a condizione
che vi fosse una larga convergenza di tutte le componenti
consiliari. Solo dopo aver constatato l'esistenza di imposizioni
di Salvini e del suo partito, che si è già accaparrato gran
parte delle presidenze di Commissione e dei componenti della
Giunta, il centrosinistra ha votato il suo candidato consigliere
Americo Di Benedetto".
Secondo i tre capigruppo "la riprova dell'accordo spartitorio
è data dalla mancata elezione del Presidente della Quarta
Commissione, che la maggioranza - rappresentata in modo
singolare e anomalo dal Presidente del Consiglio Sospiri - ha
chiesto di rinviare per contrasti interni alla Lega sul nome da
designare. In tale occasione i consiglieri del Movimento Cinque
Stelle si sono assentati per far mancare il numero legale e
garantire un aiutino alla Lega".
"Dunque l'unica opposizione in Consiglio Regionale -
concludono - è quella del centrosinistra che la eserciterà in
modo rigoroso e trasparente, nell'interesse esclusivo dei
cittadini abruzzesi. Di una opposizione combattiva vi sarà
bisogno perché stante tali premesse quando si discuterà di
sanità, infrastrutture, ambiente, lavoro, ricostruzione ed
altro, ci sarà bisogno dell'unica voce autonoma e non
disponibile a subire le ingerenze romane che fino a questo
momento hanno determinato ogni scelta sia nel campo di
centrodestra che per i 5 Stelle".
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