Classe '71, economista pura, parla
sei lingue, compreso l'arabo e l'armeno. La sua è un'esperienza
calata soprattutto nel panorama internazionale, con l'obiettivo
di tenere l'Italia centrale sia nella definizione delle policy
che nella percezione mondiale. "I paesi più dinamici sono quelli
che comprendono e sposano appieno la logica del 'better
together'. In un settore interdipendente come quello del turismo
è necessario trovare punti comuni per sviluppare discorsi
congiunti".
Lo afferma, in un'intervista all'ANSA, Alessandra Priante, da
qualche mese a fianco del ministro Gian Marco Centinaio per il
Turismo, settore inserito nel ministero dell'Agricoltura da
luglio 2018. Rilascia l'intervista proprio in uno degli
appuntamenti internazionali di policy del turismo: la riunione
del Comitato Turismo dell'Ocse a Parigi.
"L'azione di policy è molto diversa da quella della
promozione del Paese all'estero. L'una non può esserci senza
l'altra, ma partecipare e consolidare posizioni negli ambiti
delle priorità di lavoro, specie a livello europeo, ci consente
di mettere le nostre esigenze strategiche al centro della
discussione internazionale", dice. E aggiunge: "Sono molto
fortunata perché, cosa non scontata - afferma Priante - il
ministro Centinaio appoggia con convinzione questa visione e
siamo molto felici che, in questo contesto, ospiteremo nel
prossimo futuro una serie di incontri mondiali, a partire dalla
6a conferenza mondiale del turismo del Vino dello Unwto, agenzia
delle nazioni unite per il turismo".
Priante, che ricopre il ruolo di Capo ufficio Rapporti
Internazionali nel Turismo, ha curato, come già sottolineato
dallo stesso ministro, soprattutto la transizione da un
ministero all'altro, preoccupandosi di mantenere la continuità
della gestione amministrativa, tenendo accesi i principali
dossier di interesse del ministro, in attesa della nuova
struttura dipartimentale che dovrebbe prendere il via subito
dopo Pasqua.
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