''In Abruzzo e Molise non ci sono
evidenze di radicamento di strutture di sodalizi mafiosi però
sono state rilevate presenze di personaggi legati alla
criminalità come dimostrano le operazioni di servizio che
abbiamo fatto, ad esempio il furto ai bancomat con la tecnica
della marmotta, oppure il traffico di sostanze stupefacenti o le
rapine fuori sede in cui si sono evidenziati dei soggetti vicini
a organizzazioni criminali che vengono dalla Puglia, dalla
Campania o dalla Calabria: però l'attenzione investigativa è
molto alta, noi abbiamo una sinergia fra il comparto
territoriale e il comparto di specialità, sono presenti sul
territorio due sezioni anticrimine che sono le articolazioni
periferiche del raggruppamento operativo speciale che
collaborano con il comparto territoriale sotto le disposizioni
delle direzioni distrettuali antimafia dirette dal procuratore
Renzo e dal procuratore D'Angelo''. Lo detto oggi a Chieti,
parlando con i giornalisti durante la festa dell'Arma il
generale di brigata Carlo Cerrina, comandante della Legione
Carabinieri Abruzzo e Molise.
''Non c'è nessun fenomeno di cui preoccuparsi - ha aggiunto
Cerrina rispondendo una domanda - ma c'è da stare sempre
attenti, l'attenzione è sempre alta: assieme alle altre forze di
polizia, sotto le direttive dei prefetti e dei procuratori della
repubblica, agiamo in sinergia per continuare a garantire che
questi territori rimangano in questo stato che certamente è uno
stato di sicurezza non ottimale, però che non crea particolare
preoccupazione''.
Quanto all'attività in Abruzzo e Molise ''l'arma dei
carabinieri ha ottenuto dei significativi risultati nel
contrasto alla criminalità diffusa grazie alla sua capillarità -
ha detto ancora Cerrina - 228 stazioni, di cui in 208 siamo
l'unico presidio di legalità, e questa prossimità ai cittadini è
stata pagante. Noi abbiamo perseguito il 77% dei reati
complessivamente denunciati, e di quelli scoperti da tutte le
forze di polizia il 60,2% sono stati scoperti dall'arma dei
carabinieri. Questo è uno dei due pilastri. Il secondo pilastro
è il coordinamento dell'attività di sicurezza pubblica fatto
dai Comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica in cui le
forze di polizia presiedute dal prefetto vengono coordinate e
trasformano in sinergia le loro specificità''.
Quanto al rapporto con i giovani, dopo aver evidenziato che
il comandante generale Nistri e il ministro Bussetti hanno
rinnovato il protocollo della cultura della legalità, Cerrima ha
aggiunto: ''Noi andiamo nelle scuole, le scuole vengono da noi,
visitano i reparti forestali, visitano i reparti dei
carabinieri, parliamo di cultura della legalità ma anche di
cultura dell'ambiente: l'investimento sui giovani è l'
investimento che paga nel futuro''.
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