A luglio riapriranno le Terme di
Caramanico. Lo ha comunicato il titolare della società che
gestisce l'impianto termale della Majella, Franco Masci,
all'assessore alle Attività produttive della Regione Abruzzo,
Mauro Febbo, durante una riunione convocata dall'assessore nella
sede della Regione a Pescara in via Passolanciano. "Va bene
l'annuncio della riapertura, ma deve avvenire entro il 15 luglio
- ha detto Febbo a Masci - Per noi è importante che la stagione
estiva non subisca altri ritardi perché ciò incide sull'immagine
turistica dell'Abruzzo e sul destino di centinaia di
lavoratori". Il passaggio pubblico voluto dall'assessore, che
così ha accolto le richieste di sindacati e lavoratori, ha
permesso di chiarire la posizione della società che "a questo
punto deve dar seguito a quanto affermato oggi. Noi vigileremo
perché questa riapertura avvenga nel più breve tempo possibile".
In avvio dell'incontro, al quale oltre ai sindacati e
lavoratori ha preso parte il sindaco di Caramanico, Luigi De
Acetis, l'assessore Febbo ha illustrato la posizione della
Regione. "Abbiamo ritenuto opportuno intervenire in questa
vicenda - ha spiegato Febbo - perché vogliamo tutelare, in
quanto ente pubblico, l'immagine dell'Abruzzo e l'interesse di
centinaia di lavoratori coinvolti, ma è chiaro che qualunque
confronto con il gestore deve partire da due condizioni
necessarie: revocare la liquidazione volontaria richiesta e
regolarizzare la posizione contributiva della società. Solo così
gli uffici regionali potranno perfezionare la concessione in
modo da rispettare i dettami di legge. Da lì può partire un
confronto con la società anche se è bene chiarire subito che
l'ente pubblico non fa regalie di nessun genere".
Richiesta anche dai rappresentanti sindacali, la riunione di
oggi ha dato il via libera all'istituzione di un tavolo
permanente, che peraltro Febbo ha riconvocato per il 10 luglio,
sullo stato della vertenza Terme, valutato e salutato
positivamente dai sindacati e lavoratori presenti che hanno dato
atto all'assessore "di aver avuto la capacità di leggere la
gravità della situazione e di intervenire immediatamente".
Passata l'emergenza di Caramanico, il termalismo è destinato
a subire "profondi cambiamenti - ha annunciato l'assessore - che
chiameranno in causa i settori turismo, sanità e sviluppo
economico in un disegno strategico, in modo da far entrare il
termalismo nel Piano triennale del turismo".
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