"Le istituzioni oggi qui sono un
segnale importante. In un momento in cui purtroppo forse abbiamo
un deficit di credibilità delle istituzioni dove ci si allontana
dalla cosa pubblica, invece tutti, nessuno escluso, dobbiamo
tutti lavorare perché i ragazzi si riapproprino di una cosa che
è loro e che è la cosa pubblica". Lo ha detto il Capo della
Polizia di Stato Franco Gabrielli premiato oggi a Pescara nella
cerimonia della 24/a edizione del "Premio Nazionale Paolo
Borsellino".
"Siamo in Abruzzo e come ci ha detto anche il presidente
della Corte d'Appello - ha aggiunto - noi non possiamo
immaginare che l'Abruzzo sia al pari di altre terre come quelle
dove le mafie storiche sono nate o si sono pesantemente
insediate, però io credo che, proprio l'esperienza delle regioni
del nord che pensavano di essere isole felici e poi si sono
ritrovate con insediamenti pericolosi delle organizzazioni
criminali, non bisogna mai abbassare la guardia e mai pensare
che ci sia un territorio intonso. Questo territorio ha vissuto e
sta vivendo e mi auguro che porterà a termine la ricostruzione,
dove sono girati e gireranno molti soldi e guardate poi, al di
là delle considerazioni sociologiche. C'è una cosa che muove le
organizzazioni criminali: i soldi. E proprio Giovanni Falcone
diceva che e ci insegnò proprio che seguendo i soldi, era
possibile disarticolare in qualche modo le organizzazioni
criminali. Quindi dove ci sono condizioni di ricchezza e di
sviluppo e dove ci sono i soldi, sopratutto quelli pubblici è
ovvio che l'attenzione deve essere massima".
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