"E' intellettualmente disonesto
affermare, come fa Carlo Costantini in una recente intervista
all'ANSA, che chi contrasta il suo progetto della Grande Pescara
lo fa solo per 'salvezza del proprio tornaconto' e
'autoconservazione'". Lo afferma, in una nota, il presidente del
Consiglio comunale di Spoltore, (Pescara), Lucio Matricciani,
rispondendo a Costantini, attualmente consigliere comunale di
Pescara, che ha messo in dubbio l'esistenza di vere identità
legate alle città di Spoltore e Montesilvano. "Le dichiarazioni
di Costantini sono utili perché ci permettono di immaginare il
nostro futuro se la fusione avverrà e alle sue condizioni. Noi
sappiamo che 'spoltoresità' e 'montesilvanesità' non sono
invenzioni estemporanee create per tutelare chissà quali
privilegi della politica locale, ma fanno riferimento a una
cultura concreta e tangibile: lo dimostrano le motivazioni con
le quali nel 1947, mentre Spoltore tornava ad essere un comune
indipendente da Pescara, si sottolineava come le due comunità
non avessero caratteristiche omogenee tali consentire loro di
convivere in una sola entità".
C'è poi la questione risorse e finanziamenti: "Ci piacerebbe
sapere - scrive Matricciani - in quale normativa sono previsti.
Durante la campagna referendaria si è ripetuto allo sfinimento
che con la fusione dei tre Comuni si potevano recuperare, in
soli 10 anni, 150 milioni di euro da destinare a investimenti,
occupazione o abbattimento delle tasse. La verità è che queste
risorse erano previste in normative non più in vigore e quindi,
senza la garanzia di un nuovo intervento legislativo dello Stato
centrale, non arriveranno né a Pescara né a Montesilvano né a
Spoltore. Se Costantini fosse intellettualmente onesto,
ammetterebbe che, in mancanza di una legge dedicata
esclusivamente a questa fusione, la volontà di chi ha votato sì
al referendum verrebbe tradita in ogni caso".
"Costantini parla di creazione di municipi che manterrebbero
autonomia finanziaria e di pianificazione - prosegue Matricciani
- Se i poteri restano ai municipi, a cosa serve la fusione? Solo
a liberarsi di due consigli comunali? La verità è che bisogna
ancora chiarire come sarà stabilita la composizione del futuro
Consiglio di Pescara e nulla garantisce che si terrà conto delle
comunità di origine con meccanismi per tutelare la presenza di
consiglieri spoltoresi e montesilvanesi".
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