"Se si fosse data copertura
finanziaria oggi l'ordinamento regionale avrebbe la sua Legge
sulle funzioni di L'Aquila Capoluogo, cosa che doveva garantire,
nelle more del pronunciamento l'attuale maggioranza". Così il
deputato abruzzese di Italia Viva Camillo D'Alessandro sulla
polemica divampata in Abruzzo sulla bocciatura della Consulta
della legge regionale su L'Aquila Capoluogo, approvata nella
precedente legislatura guidata da un'amministrazione di
centrosinistra.
"Ora il punto è uno solo: il Centrodestra decida se ritiene
necessaria ed opportuna una Legge sul capoluogo di Regione o no
- ha continuato D'Alessandro nella sua nota.
Sulla questione è intervenuto il segretario del Pd Abruzzo,
Michele Fina: "Quanto stabilito dalla Corte costituzionale sulla
legge sull'Aquila capoluogo non deve in nessun modo costituire
un alibi politico, le dichiarazioni di esponenti aquilani della
maggioranza regionale, dai toni demolitori, destano invece il
sospetto che si voglia aggirare il problema e che la componente
aquilana della maggioranza, fedele alla comoda inerzia di tutta
la Giunta e di tutta la maggioranza regionale, voglia evitare di
confrontarsi e dare soluzioni a un nodo politico e
amministrativo correttamente sollevato nella precedente
legislatura dal centrosinistra".
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