"Questo per me è un
riconoscimento importante e interessante proprio per il tipo di
lavoro che faccio, che ho realizzato nel tempo e che consiste
nel mettere l'arte e la scienza in collegamento, l'arte come
fenomeno di libertà e di responsabilità. E nello stesso tempo la
scienza è un fenomeno di sviluppo della società. Quindi mettere
scienza e arte significa occuparti anche di società, oltre che
di se stessi". Lo ha detto all'ANSA Michelangelo Pistoletto che
oggi a Chieti ha ricevuto l'Ordine della Minerva dal rettore
dell'Università 'D'Annunzio', Sergio Caputi.
"È la prima volta che metto piede in questa realtà
universitaria - ha detto il pittore e scultore - e l'impressione
è di un'estrema attenzione, gentilezza, cortesia e soprattutto
interesse per le cose importanti dell'arte". Infine, un
messaggio agli studenti: "I giovani che studiano sono quelli che
hanno in mano il mondo del futuro, quindi dobbiamo dare loro
solo strumenti che devono utilizzare al meglio per fare
veramente nascere una società nuova: ce n'è bisogno".
Alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico ha
partecipato anche Mogol, amico di Pistoletto, che ha ricevuto la
Minerva nel 2018: prima della cerimonia i due hanno firmato il
libro d'onore della 'd'Annunzio'. Il ministro dell'Istruzione,
Lorenzo Fioramonti, che nei giorni scorsi aveva comunicato di
non poter partecipare alla cerimonia, ha inviato una lettera.
"E' cruciale - scrive - che si espanda la platea dei giovani che
scelgono di seguire un percorso universitario. Un percorso di
studi avanzato è fondamentale per sviluppare capacità di
giudizio critico e autonomo che permetta di adottare una visione
moderna dello società basata sulla valorizzazione delle
diversità e della condivisione, contrastando gli attacchi
manipolatori di chi vuole indebolire il Paese fomentando
divisioni e conflitti. La condizione attuale del sistema
universitario non è immune dalle crisi che colpiscono la società
nel suo complesso. La mia missione come ministro - scrive ancora
Fioramonti - è mitigare gli effetti negativi che decenni di
disinteresse e sottofinanziamento hanno prodotto sulla scuola,
la ricerca e l'alta formazione".
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