''Rifondazione Comunista
esprime il proprio cordoglio a familiari e amici del giovane
operaio morto oggi alla Sevel di Atessa (Ch). Dicono che la
classe operaia non esiste più ma in compenso ogni giorno muore
un operaio sul lavoro. Anche negli stabilimenti ipertecnologici
della Fca (ex-Fiat) si muore. A ottobre era morto un operaio
nello stabilimento di Cassino. La cancellazione dell'articolo 18
ha indebolito il principale strumento di prevenzione: il potere
contrattuale dei lavoratori''. Lo scrivono Maurizio Acerbo,
segretario nazionale, e Antonello Patta, responsabile lavoro
nazionale di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea.
"Mentre Elkan compra giornali e paga meno tasse portando la
sede legale all'estero gli operai han visto peggiorare
progressivamente le proprie condizioni di lavoro con ritmi di
lavoro sempre più frenetici e l'intensificazione dello
sfruttamento. nelle fabbriche c'è un clima di stress e una
fortissima pressione sui lavoratori sempre più ricattabili.
Le imprese e lo Stato hanno il dovere di garantire la sicurezza
sui luoghi di lavoro. Nell'ultimo anno 1700 lavoratori sono
morti in Italia", chiudono Acerbo e Patta.
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