Il Parco Nazionale del
Gran Sasso e Monti della Laga ha concluso l'iter approvativo del
Piano del Parco. Uno dei più grandi Parchi a livello europeo,
con una popolazione di circa 140 mila abitanti e un'estensione
di circa 150 mila ettari, ha vissuto per 25 anni ''solo con
misure di salvaguardia essenzialmente consistenti in divieti
oggi decaduti nella loro iniziale formulazione''.
Il Parco fa sapere che si è compiuta la "zonizzazione che
distingue tra le aree a conservazione integrale, quelle
orientate, quelle di protezione ai fini della promozione, quelle
di sviluppo. Il processo determinativo è stato frutto di una
completa condivisione con le amministrazioni a vario livello
interessate essendosi raggiunte le necessarie intese sia con le
tre Regioni (Abruzzo, Lazio e Marche) sia con i 44 Comuni".
Nell'ambito del complesso iter procedurale è stata altresì
già svolta la VAS (Valutazione Ambientale Strategica);
naturalmente tutti i passaggi sono stati doverosamente condivisi
e partecipati anche con il Ministero dell'Ambiente e della
Tutela del Territorio e del Mare.
"Avevamo assunto insieme all'intero Consiglio Direttivo un
impegno specifico - dichiara il Presidente del Parco Nazionale
Avv. Tommaso Navarra - ed abbiamo onorato l'impegno
nell'interesse doveroso dell'Ente, della Comunità Identitaria
che vive nel suo perimetro, nel rispetto pieno dei compiti
istituzionali. Ciò abbiamo fatto, adempiendo a tutti i diversi,
innumerevoli non facili passaggi tecnici che presupponeva
l'approvazione. Un ringraziamento di cuore va all'intero
Consiglio Direttivo, al Direttore Ing. Alfonso Calzolaio e a
tutti i dipendenti che, con uno sforzo coeso, hanno saputo
scrivere unitariamente questa importante pagina di storia della
nostra Comunità". Il Consiglio Direttivo ha poi ribadito la
necessità di definire, anche il Regolamento generale dell'Ente e
il Piano Economico e Sociale dando atto che per il primo è stata
già redatta una semplice bozza ad opera dei tecnici, inviata in
visione a tutti i portatori di interesse per le osservazioni,
mentre per il secondo sono stati già messi a disposizione i
fondi affinché la stessa Comunità del Parco provveda nella
migliore ritenuta necessità.
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