"Non so cosa sta succedendo sempre
quelle riunioni che fanno, che sembra che la banca è all'ultima
spiaggia". A parlare è Elia Circelli, responsabile bilanci della
Banca popolare di Bari, agli arresti domiciliari dal 31 gennaio
insieme con gli ex amministratori Marco e Gianluca Jacobini. Lo
stralcio di intercettazione, risalente al 5 giugno 2017, è
contenuto nella richiesta di arresto firmata dalla Procura di
Bari. Con questa frase, secondo i pm, Circelli "lasciava
verosimilmente trasparire le precarie condizioni patrimoniali
e/o organizzative che la BpB stava attraversando, al punto da
ritenerla ormai 'all'ultima spiaggia'".
Per i tre arrestati si celebreranno lunedì le udienze
dinanzi al Tribunale del Riesame di Bari sulla revoca delle
misure cautelari chiesta dai rispettivi difensori. "Analoghe
espressioni e considerazioni - si legge ancora negli atti
giudiziari - si possono rilevare dal contenuto di una
conversazione del 14 giugno 2017" nella quale Nicola Ancona,
responsabile della divisione imprese della direzione business
della BpB e poi direttore generale della Cassa di Risparmio di
Orvieto (del gruppo BpB), parlava di una "informativa sindacale
con dichiarazione di esuberi di personale". "Si scatenerà
l'apocalisse", diceva nella telefonata, ritenendo che "tale
situazione potrebbe far scoppiare il mercato delle azioni...
perché qua sono convinti che chi sta andando a picco è Bari e si
sta tirando dietro Orvieto".
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