''Abbiamo istituito il gruppo di
lavoro per affrontare il Coronavirus già a fine gennaio, quando
di casi nel nostro Paese ancora non ce n'erano. Perciò non posso
accettare che si dica che ci siamo fatti trovare impreparati''.
Il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas
Schael, interviene sul tema della sicurezza lamentata da alcuni
operatori che 'denunciano' la scarsa dotazione di presidi di
protezione individuale.
"L'azienda aveva provveduto in tempo utile eccome
all'acquisto di materiale nelle dovute quantità - aggiunge il
manager - e sarebbe stato a disposizione di tutti se non fosse
stato rubato. Come riportato anche da organi di stampa, intere
scatole di presidi di protezione date in dotazione ai reparti
sono sparite contestualmente alla diffusione dei primi casi di
Coronavirus e, pur avendo l'azienda provveduto tempestivamente a
effettuare nuovi ordini, le forniture sono state dirottate
prioritariamente negli ospedali del Nord o addirittura bloccate,
come accaduto con quelle richieste all'estero. Facendo ricorso a
tutti i canali commerciali possibili, quali un fornitore di
Rotterdam, e alla Protezione civile, si è riusciti a rifornire
l'azienda con un quantitativo limitato, che ci permette di
proteggere tutti secondo un ordine di priorità, che privilegia
le unità operative e i servizi che si trovano in prima linea a
fronteggiare i casi sospetti o accertati. A seguire il materiale
viene distribuito a tutti gli altri, come specificato anche
nella procedura di gestione del Covid-19 pubblicata sul sito
internet dell'azienda, redatta nel rispetto delle linee guida
ministeriali. E' necessario, però, rilevare anche l'uso
improprio che viene fatto in alcune circostanze di tali
dispositivi, indossati in situazioni nelle quali non è richiesto
e non è previsto dalle disposizioni vigenti".
"Desideriamo fortemente proteggere tutti allo stesso modo,
ogni reparto, ogni servizio, ma finora le forniture non sono
state sbloccate, come sperimentano anche le altre Asl di questa
regione. In un momento come quello che viviamo, perciò -
conclude Schael - un richiamo alla responsabilità è necessario:
tutti noi, nessuno escluso, stiamo facendo il nostro dovere con
serietà e impegno, il personale sanitario, gli uffici, la
Direzione, e si sta tutti dalla stessa parte. L'indice puntato
contro è fuori luogo, come pure la rivendicazione generalizzata
quando si deve fare fronte a una situazione che mette in affanno
tutta la nostra organizzazione''.
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