Serrande abbassate per moltissime
attività commerciali, che hanno deciso volontariamente di
sospendere l'attività , bar vuoti e strade quasi deserte a
Teramo dove i cittadini sembrano aver accolto con grande rigore
le limitazioni previste dal nuovo decreto del presidente del
consiglio dei ministri.
Decreto che questa mattina è stato al centro di una riunione
operativa in prefettura volta a chiarire tutti gli aspetti
connessi. L'interpretazione data da istituzioni e forze
dell'ordine è quella più restrittiva, con i controlli già
partiti al fine di garantire il massimo rispetto di quanto
previsto dall'atto.
"Noi ci atteniamo alla lettera al decreto - ha detto il
sindaco Gianguido D'Alberto - che parla di evitare ogni
spostamento dei cittadini in entrata e in uscita dai territori e
all'interno degli stessi territori, salvo che per gli
spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o
situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di
salute". Intanto la maggior parte degli enti, a partire da
Comune, Provincia, istituto zooprofilattico, si sta attivando
per garantire lo smart working al maggior numero possibile di
dipendenti. Ad adottare lo smart working anche la Fondazione
Tercas che ha deciso di chiudere gli uffici della sede di
Palazzo Melatino a partire da domani sino a nuova comunicazione.
"L'intera struttura continuerà a garantire i servizi principali
e lo svolgimento delle attività in modalità smart working con la
professionalità e la passione di sempre", si legge in una nota,
"anche gli organi della Fondazione proseguiranno le loro
attività in via telematica, assicurando così la continuità nelle
decisioni che sono rilevanti per il territorio di
riferimento".
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